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Intervista a Elizabeth Giulia Grey 01/06/2017

mercoledì 9 agosto 2017


Come ti sei avvicinata al mondo della scrittura?
Buongiorno a te e a tutti! E scusate il ritardo! Per rispondere alla tua domanda posso iniziare dicendo che tra me e la scrittura è stato un amore travagliato. Ho sempre desiderato scrivere un libro, ma i primi tentativi adolescenziali sono stati una delusione. Poi lo studio, il lavoro, la vita...non avevo più tempo! È stato con la prima gravidanza che mi sono riavvicinata a questo mondo mai dimenticato. E ora che ho scritto già 4 libri, non posso più neppure immaginare la mia vita senza la scrittura.

Parlaci dei tuoi libri?
Attualmente ho solo due libri pubblicati (uno l'ho ritirato per revisionarlo e l'altro è in attesa di pubblicazione). Sono i due capitoli della saga The right man, collegati fra loro perché hanno un protagonista in comune, ma entrambi autoconclusivi.
Il primo parla di Andy, campione di basket e Sammy, la sua migliore amica che lavora come specializzanda in fisiatria. È un romance piuttosto divertente.

Il secondo, invece, è un legal romance che ha come protagonisti Robert, brillante avvocato coprotagonista anche del primo romanzo, e Sara, ex avvocato, mamma single e divorziata. Qui la narrazione è più seria, per adattarla al tema.

Descriviti il tuo stile ...Il mio stile è abbastanza curato, ma non pomposo, cerco di privilegiare la scorrevolezza rispetto alla ricercatezza dei termini.

Quale genere non scriveresti mai?
Qui non ho dubbi: il dark romance. Non che abbia qualcosa contro quel genere, semplicemente non è il mio, non mi ci identifico.

La scena più difficile che hai scritto?

La scena di sesso del primo romanzo: The right man - La brace sotto la cenere. L'ho riscritta almeno una decina di volte!
Descriviti con tre aggettivi?
Pignola, sognatrice, rispettosa
Parlaci dei tuoi personaggi ...
I miei personaggi... vale a dire i miei tesori! Amo disperatamente ognuno dei personaggi che ho creato. Il mio preferito è Andy, la sua sfacciataggine, la sua abilità con il pallone da basket, il suo fisico sportivo e la sua capacità di dire sempre ciò che pensa: adorabile! Ma anche Robert, con la sua classe, quella freddezza così composta e quella passionalità che brucia sotto la superficie. Fra le donne è difficile scegliere, Sammy è pazza, simpatica e divertente, mentre Sara è seria, onestissima e schietta.
Come nasce il personaggio di Sara? E Robert?
Sara nasce come un personaggio strumentale e solo successivamente ha assunto una sua identità vera e propria. Mi spiego meglio, all'inizio sono partita dall'idea di creare una protagonista che fosse perfetta per Robert, ma poi, come spesso accade, più scrivevo e più la trama e personalità dei personaggi prendevano una piega tutta loro, quasi del tutto indipendente dalla mia volontà.
 Robert, invece, è un personaggio che ho voluto far crescere nel corso dei due romanzi. Nel primo è immaturo, non sa bene ciò che vuole e lascia che la madre decida della sua vita. Nel secondo, invece, è un uomo maturo, ha le idee chiare e per questo si può prendere una rivincita.
Le scene che hanno a che fare con il tribunale e gli avvocati sono molto precise....frutto di ricerche? Hai studiato giurisprudenza?
In effetti sì, sono avvocato e la mia tesi di laurea era in diritto comparato. Quando scrivo, voglio essere sicura di ciò che scrivo, quello che non so lo approfondisco con ricerche molto precise.

La serie The Right Men come continuerà?
Ho già in mente altri due capitoli, uno che avrà per protagonista Trish, la migliore amica di Andy e Sammy, e un altro che parlerà di una scrittrice che avrà a che fare con l'innamorato di Trish.
Le tue donne sono tutte accomunate da un passato difficile che torna o le tormenta...loro lo affrontano e lo superano...qual è il messaggio che vorresti dare?
In realtà non mi sono posta obbiettivi tanto importanti come quello di dare un messaggio. Il mio scopo era di creare protagoniste credibili, il loro passato serve come bagaglio di esperienze, come banco di prova sul quale hanno forgiato un carattere forte. Perché è così che mi piacciono i personaggi femminili: forti.
Quanto sono importanti i social nella vita di un autore oggi?
A dire il vero sto ancora cercando di capirlo. Da un punto di vista promozionale hanno di sicuro il loro impatto, ma credo che la vera utilità stia nello scambio continuo di esperienze e informazioni. Grazie ai social ho conosciuto altri autori che mi hanno aiutato moltissimo. Perché il mondo del self è difficile e se non ti ci sai muovere, ti fai male.

Scrivi con la musica o col silenzio?
Silenzio totale, quando posso. Altrimenti con tv in sottofondo, urla, capricci, pianti a dirotto...e a quel punto mi devo fermare... Scrivere con una delle mie figlie in braccio è impossibile, ci ho provato ma ho resistito pochi secondi.

Cosa deve avere una trama per essere avvincente?
Deve essere strutturata in modo tale da seguire un filo logico, ma deve essere narrata in modo tale che alcuni frammenti sfuggano per poter essere colti solo alla fine. In pratica serve suspense.
Ce o self?
Essere self è difficile e faticoso, devi fare tutto da solo dall'inizio alla fine. Però sei anche indipendente, puoi reagire tempestivamente per modificare il testo, la copertina, l'impaginazione e per reagire ai commenti dei lettori.
Essere pubblicati da una CE è il sogno di chiunque inizi a scrivere, come se l'autorevolezza di uno scrittore debba per forza passare di lì. Negli ultimi tempi, però, ho notato che molti autori iniziano a pensarla diversamente. È come se si stesse dando più valore al self.
Personalmente, se ricevessi la proposta di una grande CE, accetterei al volo, perché mi piacerebbe vedere i miei libri sugli scaffali delle librerie di tutta Italia.


Carta e penna o pc?

Carta e penna per gli appunti, le scalette e l'elenco dei personaggi, mentre tutto il resto sul pc.

Quale genere vorresti scrivere e quale non scriveresti mai?

Mi piacerebbe scrivere un bel romanzo d'avventura storico come Il Dio del fiume di Wilbur Smith (ma non mi ci metto neppure, non ho il tempo di fare tutte le ricerche che servono). 
Come mai il triangolo nel primo volume?
Perché l'idea di una storia fra due amici fine a se stessa mi sembrava banale.

Quanto conta il tuo stato d'animo quando scrivi? Hai un personaggio preferito o che ti piace di più rispetto a quelli che hai inventato? Scrivi improvvisando oppure crei degli schemi da seguire?
Quando scrivo, il mio stato d'animo con cui mi sono seduta davanti al pc scompare del tutto: rabbia, nervosismo, frustrazione... tutto diventa pace e concentrazione. Per questo amo così tanto scrivere.
Il mio personaggio preferito è Andy, protagonista di The right man - La brace sotto la cenere. Con lui ho potuto osare fino in fondo, lui è irriverente, spudorato, simpatico e si può permettere tutto.

Quant'è importante la copertina di un romanzo?Fondamentale. Ecco perché ci perdo giorni e giorni. E ho fatto impazzire la grafica più di una volta...

Qual è la cosa che non troveremo mai nei tuoi romanzi?

La violenza sui bambini. Neppure se fosse funzionale alla storia. Mi disturba troppo

Cederesti i diritti per far realizzare un film o una serie tv sulla tua saga?
Scherzi? Lo farei al volo! E poi dormirei davanti al cinema in attesa che aprano le porte!!
Come descriveresti i tuoi protagonisti?
Andy è sfacciato, sexy e divertente. Robert è un uomo di classe, è sicuro di sé, freddo, ma anche meravigliosamente passionale. Sammy è pazza, simpatica e divertente, mentre Sara è seria, onestissima e schietta.

Ultimo libro letto?
Playlist: L'amore è imprevedibile

Ultimo libro acquistato?
L'ultimo faraone di Wilbur Smith
Il posto più strano dove ti sei sentita ispirata?
In bagno???? 😂😂😂😂
Ti sei mai bloccata? Come hai fatto ad uscire dal blocco dello scrittore?
Mi è capitato più volte di abbandonare un romanzo perché mi ero stufata o perché avevo l'ispirazione per un'altra storia. Amo le novità e nella scrittura è lo stesso. Il blocco si supera solo con la disciplina: ti rimetti al pc, riapri la pagina del libro che hai abbandonato e ti convinci a continuare.

Chi dei tuoi manzi ti sta più a cuore?

Andy, senza dubbio. Lui è un vero manzo, gli altri protagonisti dei miei romanzi sono uomini più composti. Lui è pazzo.
Quale delle tue ragazze ti somiglia di più?
A dire il vero sto a metà strada tra Sara e Sammy, a volte sono l'una, altre volte sono l'altra.

Ciao, hai mai abbandonato una lettura? Se si, come mai ?
Di rado, ma sì, mi è successo. L'ultima volta con un libro che avrei dovuto recensire per un blog. Era talmente scontato e nello stesso tempo assurdo che mi ha infastidito. Non riuscivo a entrare in sintonia con i protagonisti e di conseguenza non avevo alcun interesse a proseguire.
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