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[Recensione] La ladra di neve (Stealing Snow series #1) di Danielle Paige

martedì 5 dicembre 2017

Buongiorno a tutti carissimi lettori, 
oggi vi parlo di La ladra di neve il primo volume della serie fanatsy/young adult "Stealing Snow" di Danielle Paige uscito il 17 Ottobre grazie alla De Agostini
Buona lettura!


LA LADRA DI NEVE
Danielle Paige
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Titolo originale: Stealing Snow
Data di uscita: 17/09/2017
E-book: € 6,99
Cartaceo: € 12,67
Pagine: 437
Serie: #1 Stealing Snow
Casa editrice: De Agostini
Genere: Fantasy/ Young Adult

Snow vive nell’istituto psichiatrico di massima sicurezza di Whittaker da quando è solo una bambina. Ora ha sedici anni e un’unica certezza: lei non è pazza. È prigioniera. Lo sente nel suo cuore, nei suoi sogni, e ne è più che sicura quando guarda negli occhi Bale, il miglior compagno di sventure che le potesse capitare. Nel momento in cui Snow lo bacia, però, accade qualcosa di terribile: Bale cade in stato catatonico e scompare all’interno di uno specchio stregato. Senza di lui Snow non ha più certezze, né motivi per restare. Aiutata da un’amica, fugge dalla sua prigione. Più veloce che può, più lontano che può, oltre i cancelli dell’ospedale. Qui incontra Jagger, un ragazzo misterioso che promette di aiutarla a salvare Bale. Snow accetta di seguirlo e in quell’istante il mondo attorno a lei cambia. Sotto i suoi piedi il terreno si trasforma in ghiaccio, e tutto diventa neve e magia. Jagger l’ha portata ad Algid, un regno incantato sul cui trono siede un tiranno sanguinario. Così, in un mondo condannato a un eterno inverno, Snow si troverà a combattere per l’amore e la giustizia. Diventerà ladra, strega e spia, disposta a tutto pur di trovare una risposta alla domanda che più la spaventa: chi è lei davvero
                                     
Snow è una giovane adolescente, che a causa della sua irrequietezza e aggressività, ha trascorso gran parte della sua esistenza all’interno dell’istituto psichiatrico di massima sicurezza di Whittaker. Qui incontra Bale, un ragazzo schivo, con la passione per il fuoco e un passato buio e misterioso. Tra i due, in poco tempo, nasce una forte intesa che aiuterà entrambi i ragazzi ad affrontare le difficoltà della vita, della crescita e di aver condotto l’intera esistenza in un manicomio. Ma i ragazzi che sono ospitati in questa struttura, come gli stessi Snow e Bale, soffrono realmente di turbe della personalità, oppure in fondo al loro essere nascondono qualcosa che li distingue dalle persone comuni? La risposta si palesa alla nostra protagonista, quando Bale, scompare in circostanze particolarmente misteriose. Snow, in ben che non si dica, si avventura alla sua ricerca, ed è proprio in questo viaggio che scoprirà la sconvolgente verità che riguarda la sua esistenza.

Il romanzo mi è piaciuto sufficientemente, anche se sotto molti aspetti è del tutto simile ad altre storie note al pubblico come Alice nel paese delle meraviglie e Frozen. Lo stile dell’autrice è fluido e abbastanza coinvolgente. I personaggi sono vari e presentano un’analisi attenta e precisa sia, per quanto riguarda l’aspetto descrittivo che quello legato alla personalità. L’inserimento nella storia di ciascuno di loro è puntuale e presentano un’evoluzione rispetto al contesto narrativo. Punto di forza del romanzo, a mio avviso sono le ambientazioni, incantano ed emozionano il lettore consentendo un totale coinvolgimento nell’azione. La prima parte del libro, ossia quella che riguarda lo svolgimento dell’azione all’interno del manicomio, l’ho trovata un po’ noiosa e monotona, molto più avvincente la seconda, ossia quella relativa al viaggio di Snow e le vicende che la coinvolgono ad Algid. Complessivamente è stata una lettura piacevole ma che secondo me è più adatta a un pubblico più giovane (adolescenti), per stile e tematiche trattate. 

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E poi Bale fu imbottito di farmaci. Toccò anche a me, dopo che mi impedirono di vederlo. Al Whittaker era il protocollo standard per chi non si liberava mai dei suoi amici immaginari, per chi dava la caccia ai sogni e per chi viaggiava nel tempo, per chi praticava l’autolesionismo e per chi non mangiava e non dormiva. E nel mio caso, per chi a cinque anni aveva cercato di attraversare uno specchio
                                              ” 
VOTO

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